giovedì 27 giugno 2013

Corpo & Anima

Lo spazio è la forma dell’anima e del corpo. Nella sua immensità o ristrettezza, lo spazio porta però a perdersi. Il corpo a volte sfugge di mano perché lo si considera come calamita dell’attenzione, materialità erotico-sperimentale di un umano riconoscimento. Ma il corpo non ha eguali quando si trasforma in mezzo di incontro, di nuove nascite interiori che portano gli occhi ad andare ancora più su di dove li hai lasciati un attimo prima. L’anima invece è sempre più come una sorta di pudore da reprimere, sdegno da nascondere per non dare gioia alle proprie debolezze. Quasi fosse una vergogna, in una società abbondantemente coriacea, mostrarsi sensibili e fiatare con la voce interiore. Lo spazio diventa solitudine, ristrettezza del bello e slargo del laido, ove mischiare solite consuetudini in un’apparente normalità. (M.B.)



Body & Soul

Space is the form of the soul and the body. In its vastness or narrowness, space, however, leads to getting lost. The body sometimes gets out of hand because it is considered as a magnet of attention, erotic materiality of an experimental human recognition. But the body has no equal when it turns in the middle of meeting, new births that bring inner eyes to go even higher to where you left them a moment before. The soul is instead more and more as a kind of modesty to be repressed, disdain not to give joy to hide their own weaknesses. It was almost a shame, in a society plenty tough, show sensitivity and breathe with the inner voice. Space becomes solitude, narrowness of the beautiful and the ugly open space, where the usual custom mix in an apparent normality. (M.B.)

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