martedì 26 luglio 2011

L'orgoglio

Questa mattina mi sono svegliato un po’ più tranquillo del solito. Pur essendo piena estate, il clima alquanto fresco, permette di crogiolarsi senza sudore nel morbido del letto. Nonostante tutto, si è sempre presi da una sorta di pensiero, più che pensiero potrei quasi dire da una linea guida, la quale ti proietta in una dimensione in cui vorresti essere in quel momento. C’è sempre una discrepanza tra due mondi paralleli. Anche la persona apparentemente più felice a cui sembra non mancare nulla, avverte l’essenza dello strappo tra quello che si è, e ciò che si vorrebbe essere. Riflettevo in particolare su un aspetto spesso criticato ma a volte determinante: l’orgoglio. Prendendo tra le mani il dizionario vi immergerete in una serie di definizioni: “stima eccessiva di sé e dei propri meriti”; “amor proprio, fierezza”; “cosa o persona di cui si puo’ essere fieri”. Insomma, si capisce come l’orgoglio sia un’arma a doppio taglio, ove da un lato emerge una persona sicura di se, sopra le righe, un po’ snob, e dall’altro l’orgoglio è il motore, l’impulso elettrico per rimettersi in moto. Questo secondo aspetto è quello che vorrei prendere maggiormente in considerazione. Nei momenti difficili, a cosa pensi? Pensi a come potresti vivere superando tale momento. In che modo? Tirando fuori il meglio di te anche se la sfida e difficile, mostrando però l’orgoglio nel dire: ce la devo fare, costi quel che costi. Per un attimo ho immaginato la prima volta che ho corso 20km, una sfida a cui mentalmente avevo rinunciato negli anni, opacizzato da una pigrizia estrema. Poi son partito da pochi metri fino a percorrerne 20000 senza fermarmi. E’ questa l’opzione su cui bisogna lavorare psicologicamente in alcuni momenti, ma senza pensarci troppo, altrimenti il tempo trascorrerà inesorabilmente vuoto.


Life pride

This morning I woke up a little 'quieter than usual. Although the height of summer, the weather quite cool, no sweat allows you to soak in the soft bed. Despite everything, has always taken a sort of thought rather than thinking I might almost say by a line drive, which thrusts you into a dimension where you want to be at that time. There is always a discrepancy between two parallel worlds. Even the happiest-looking person who does not seem to miss anything, feel the essence of the split between what is and what you would like to be. I reflected on one aspect in particular is often criticized but sometimes decisive: pride. Taking his hands the dictionary you will plunge into a series of definitions: "overestimation of himself and his own good," "self-respect, pride", "person or thing that you can 'be proud." In short, we understand how pride is a double edged sword, where a person emerges from a side-confident, over the top, a little 'snob, and pride is the other engine, the impulse Electric bikes to get back on. This second aspect is what I want to take more into account. In difficult times, what do you think? Think about how you live beyond that time. How? Pulling out the best in you, even though the challenge and difficult, however, showing pride in saying I do succeed, whatever the cost. For a moment I imagined the first time I rode 20km, a challenge to which I had mentally given up over the years, clouded by an extreme laziness. Then they are started from a few meters to go non-stop 20000. And 'this is the option that you have to work psychologically in some moments, but without thinking too much, otherwise the time will pass inexorably empty.

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